Basciano, comune in provincia di Teramo, un borgo antico che appartiene alla Comunità montana del Vomano, Fino e Piomba. Si presenta agli occhi del visitatore con un notevole centro storico, ricca di un patrimonio culturale artistico inestimabile. Sono tanti i simboli di questa cittadina abruzzese, sia per quanto riguarda gli edifici storici e quelli religiosi. La prima notizia storica del paese risale al 787, quando Basciano viene citato come Bassano in un elenco di beni ceduti da Carlo Magno al Monastero di Montecassino. Nella sommità del borgo storico di Basciano è situato il castello, in possesso della famiglia Avellone tra il XVII e XVIII secolo (in precedenza appartenuto alla famiglia De Scorciatis), fino a quando, per un problema di ereditarietà, fu donato assieme al titolo di Barone a Nicola Barra – Caracciolo. Ad oggi delle strutture originarie rimangono solo alcuni resti del torrione e i contrafforti, nella parte posteriore dell’edificio. Per quanto concerne invece gli edifici religiosi, notevoli sono: la Chiesa di san Flaviano del XI secolo. L’assenza di elementi decorativi nella semplicità dell’intonaco monocromatico fa emergere la semplice e grande armonia delle forme architettoniche delle volte e degli archi nella navata, interrotti solo dalle finestre con vetri policromi decorati. Nel presbiterio, invece, è possibile ammirare il coro ligneo sul marmo rosso del pavimento e nella parete di fondo, ai lati dell’Altare Maggiore, due tele di artista ignoto, della seconda metà del Cinquecento, raffiguranti San Flaviano e San Rocco. Al centro una Madonna con Bambino. Le tre tele sono incorniciate con elementi barocchi stuccati in bianco. Nella cantoria sull’ingresso vi è l’organo tardo-settecentesco. Interessanti sono anche le chiese di: Santa Maria, di epoca romanica e con un particolarissimo soffitto maiolicato; la Chiesa della Madonna delle Grazie, una suggestiva chiesa rurale posta sulla strada che congiunge le frazioni di San Agostino e Zampitto e la Chiesa di Sant’Agostino. Quest’ultima probabilmente costruita dai Padri Camaldolesi, i quali vi dimorarono fino al 1652, quando papa Innocenzo X soppresse tutti i piccoli monasteri nella seconda metà del XVIII secolo. La chiesa di S. Agostino veniva già menzionata, nel 1324, insieme alla chiesa di S. Giacomo nell’elenco delle decime delle Collectoriae di Penne e Atri. Basciano rappresenta una scelta perfetta per gli amanti della buona cucina. Incarna la tradizione culinaria abruzzese ed in particolare la costola della cucina teramana. Tra i piatti degni di nota troviamo le Mazzarelle, prodotto tipico della cucina teramana. La prima impressione sarà quella di considerarle come una portata successiva ad altri piatti della cucina teramana come il timballo o i maccheroni alla chitarra. Piatto semplice, all’apparenza, coratella di agnello avvolta in foglie di indivia legate con budelline dello stesso agnello, ma soggetto all’irrisolto dibattito tra due scuole di pensiero: quella della mazzarella semplice, cotta in un soffritto che ne esalti il sapore, e quella della mazzarella in umido, lasciata cuocere in un sughetto che si impreziosisce degli umori delle carni d’agnello.
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