Capitignano, comune abruzzese in provincia dell’Aquila. Un piccolo borgo situato nell‘alta valle dell’Aterno, a sud del Monte Civitella, che si estende sino alle rive del lago di Campotosto, il bacino più grande della regione. Parte del territorio del comune rientra nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte nord-occidentale. Il luogo vanta antichi legami con le famiglie dei Medici e dei Farnese e fonde la sua vicenda storica con quella del vicino comune di Montereale, da cui è stato controllato dal XV sino al XVII secolo. Importantissimo luogo di culto della zona, è il Santuario di Santa Maria degli Angeli. La leggenda narra che il 21 giugno 1657 una pastorella muta e sorda, pascolando vicino al paese, ebbe l’apparizione della Madonna, che piangeva lacrime di sangue. La Madonna guarì la ragazza, dicendole di andare dal parroco, ordinano la costruzione di una chiesa in onore della Madre di Cristo. Nel ‘700, durante il papato di Pio VII, si susseguirono nel santuario numerose apparizioni, fino al primo ‘800. Il santuario è a navata unica, con la facciata decorata da una cuspide in cime, da un timpano e una balconata per le benedizioni sacerdotali. Ha pianta a croce greca, con il campanile a torre. Interessanti sono anche gli edifici storici come Palazzo Ricci, di gusto neoclassico, e Palazzo Nervegna. Quest’ultimo venne realizzato in due periodi diversi: il piano terra nei secoli XVII e XVIII; gli altri due piani nel XIX secolo. La cucina del borgo di Capitignano e del suo territorio è caratterizzata da piatti realizzati con prodotti semplici e genuini ma elegantemente rielaborati per riportare a tavola i sapori del passato. L’enogastronomia del paese rispecchia in pieno la tradizione culinaria regionale abruzzese, con prodotti di alta qualità coltivati o allevati sul territorio. Tipici sono i formaggi e i salumi della zona e i piatti a base di carne come gli arrosticini. Numerosi sono le manifestazioni a carattere religioso rievocati dalla comunità del luogo. Tra le principali troviamo: la Festa della Madonna delle Grazie (2 luglio) e San Flaviano (Santo Patrono il 24 novembre). Il lunedì di Pasqua rappresenta un evento molto importante per gli abitanti di Capitignano, dove si svolge una sorta di “culto delle acque“. Una purificazione di sopravvivenza pagana. che simboleggia un “nuovo anno” di buon auspicio.
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