Colledimacine è un comune in provincia di Chieti. Un piccolissimo borgo montano che appartiene alla Comunità montana Aventino-Medio Sangro. Le prime notizie storiche certe sono da ricercare nei registri angioini del 1269, quando il paese fu feudo delle famiglie Galgano e Oderisio di Acciano. In seguito, passò come feudo dei Biondo, poi dei Cantelmo, fino ad arrivare ai Barbolani, i quali trasformarono il castello in palazzo residenziale, mantenendo originario il portale del XVI secolo. Oltre al pittoresco centro storico, a Colledimacine possiamo ammirare la ex-chiesa di San Rocco e la relativa torre dell’orologio o campanaria in Piazza Barbolani. Interessante è anche la Chiesa di San Nicola di Bari, ubicata a ridosso del Palazzo Barbolani. Varie ipotesi fanno presupporre che l’edificio sia stato costruito nel XVIII secolo. L’ingresso è preceduto da una grande scalinata d’accesso. La facciata principale è a struttura a capanna. Sopra il portale vi sono uno stemma ed un’apertura circolare. L’interno è a tre navate, di cui la navata principale è con volte a botte e lunette in corrispondenza dei collegamenti con le navate laterali. L’abside è posto in fondo alla navata centrale. All’interno, inoltre, vi sono le statue della Madonna delle Coste, di San Nicola e di sant’Emidio. Per quanto concerne il Palazzo Baroni Barbolani, è composto di due blocchi disposti a forma di “L”. L’orografia del luogo determina un dislivello così pronunciato che la facciata principale è suddiviso in tre livelli, mentre il resto del corpo di fabbrica è suddiviso in due. L’impianto originario è molto rimaneggiato a causa delle varie perdite della struttura. In alcuni punti vi sono delle decorazioni che ricordano i triglifi, mentre altri resti del primitivo impianto presentano elementi fortificati.