Pereto sorge nella valle del Turano, incastonato tra verdi campagne e rilievi montuosi, in una terra di frontiera al confine col Lazio, tanto da essere definita “Porta d’Abruzzo”. Boschi di roverelle, quercine e faggete caratterizzano il paesaggio che circonda il borgo e si affiancano alle rocce di tipo carbonatico che dominano il territorio. A caratterizzare il centro abitato di Pereto è il castello medievale con le sue imponenti torri, che si inserisce in un centro storico perfettamente conservato. Le case di piccole dimensioni e costruite su vicoli molto stretti che si allargano di tanto in tanto in piazze, si alternano alle chiese e ai palazzi maggiori. Come in tutti i castelli che si rispettino, anche tra le mura del castello di Pereto, si narra si aggiri un fantasma, quello del conte Rostainuccio Cantelmo, imprigionato qui nel 1400 e poi giustiziato dagli Orsini. Simbolo di Pereto è il Castello che, costruito nel 1096, venne abitato sino alla metà del 1400. Completamente abbandonato a partire dal XV secolo, rimase esposto alle intemperie, bersaglio del tempo e dell’ incuria: i solai caddero e gli affreschi, di cui oggi ne sopravvivono solo due, scomparvero dalle pareti interne. Testimoni della forte tradizione religiosa del borgo sono le diverse chiese ancora oggi ben conservate. La più importante dal punto di vista storico e culturale è sicuramente la chiesa di San Pietro, posta alle pendici del paese, in località “La croce”. Oggi dell’antica basilica romana risalente al III-IV secolo a.C. sono visibili solo alcuni resti. Di grande valore è anche la chiesa di San Silvestro, costruita probabilmente intorno al 955 d.C. Il complesso rimase attivo fino alla metà dell’anno 1400 e in seguito divenne oggetto di saccheggi e di vandalismi: allo stato attuale sopravvive solo una piccola cappella dove sono ancora visibili degli affreschi. L’edificio religioso più antico è la chiesa della Madonna dei Bisognosi. La sua storia è narrata su di una pergamena risalente al 610 d.C., in cui si racconta la traslazione di un’immagine in legno della Madonna con il bambino in braccio da Siviglia in Spagna sino alla montagna di Serrasecca. Oggetto di pellegrinaggio di papi, re, regine, nobili e tanti fedeli che nel corso dei secoli hanno mantenuto in vita questa chiesa, ancora oggi è simbolo di devozione da parte dei paesi limitrofi e di altre zone prospicienti. Tra le chiese del paese merita la visita anche la chiesa di San Giovanni Battista, risalente al 1524, come è riportato su di una targa murata sul portale dell’edificio. Nel centro storico del paese si trova invece la chiesa di San Giorgio martire, fondata nel 1584.
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