Il Castello di Montazzoli sorge su uno stretto sperone roccioso sovrastante le valli circostanti ed il borgo. La conformazione di tale sperone ha condizionato fortemente l'andamento della pianta dell'edificio che sebbene sia tendente al rettangolo è infatti molto irregolare, con ambienti distribuiti intorno ad un cortile interno con cisterna. Si distribuisce in altezza su due livelli. Il prospetto nord invece, quasi interamente ricostruito dopo il terremoto del 1907, è in blocchi di pietra squadrati e regolari .La compatta massa muraria dei prospetti sud ed est è interrotta esternamente solo dalle aperture: quadrate e più piccole quelle del piano inferiore, più ampie e dotate di balconi su mensole in pietra quelle del piano nobile, che in alcuni casi si presentano sormontate da lunette in pietra. Di particolare interesse la finestrella del carcere che, sul davanzale di arenaria ha inciso il motto "Nolite Nocere" (non fate del male). Sul prospetto est è anche addossato un piccolo passaggio coperto, una volta ponte levatoio, su cui si apre l'unico ingresso dell'edificio, ovvero un portale in pietra con arco ogivale e battenti in legno. Il piano terra conserva in parte pavimenti in piastrelle di ceramica dipinte con motivi floreali probabilmente del diciannovesimo secolo. Di particolare pregio artistico anche i soffitti di alcuni ambienti interni sia del piano terra che del piano nobile, affrescati con motivi geometrici e floreali o con volute neoclassiche realizzati probabilmente tutti tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. Anche il cortile conserva elementi di interesse artistico come il frammento scultoreo medievale murato nel pozzo. Il castello, di proprietà privata, è usato come residenza da più famiglie. Il complesso sorto nel XVII secolo, trae il nome dalla nobile famiglia che ne ha avuto il possesso (assieme al dominio sull'intero feudo di Montazzoli dal 1686 in poi, cioè la famiglia dei Baroni Franceschelli. Centro dell´antico insediamento, si ritiene che possa aver avuto origine da una torre quadrangolare individuabile nella struttura regolare dislocata sul lato nord del cortile interno, e che impegnava la parte più alta ed esposta del Colle Ripa. Prima dell'arrivo dei Baroni Franceschelli, si avvicendarono nel possesso del Castello i di Sangro ed i Gizzi. Il castello, di proprietà privata, è usato come residenza da più famiglie. Nel piano nobile si trova l'appertamento ora in possesso dei discendenti dei Baroni.