Il faro di Punta Penna, con i suoi 70 metri di altezza, è il secondo faro più alto d'Italia dopo la Lanterna di Genova. Il segnalamento si trova su un promontorio in via Madonna della Penna presso il porto di Vasto. Venne scelta questa località perché importante sotto il profilo strategico: secondo il parere dei tecnici, il sito costituiva un vero e proprio porto naturale, il più importante tra Ancona e Bari. Costruito nel 1906, più volte è stato oggetto di rifacimento. Infatti la struttura oggi visibile non è quella originale del 1906, ma una ricostruzione poiché nel 1944 l'esercito tedesco in ritirata distrusse in parte il vecchio faro.
La demolizione venne completata due anni dopo e il 2 maggio 1948 fu inaugurato di nuovo. Costruito sul disegno di Olindo Tarcione, il faro si presenta come una costruzione in muratura a forma di torre; alla base vi è una costruzione di due piani in cui sono rimessi gli alloggi per le famiglie dei due responsabili che permanentemente si occupano del faro, che tuttora è presidiato, e alcuni uffici amministrativi. Una scala a chiocciola di 307 scalini conduce alla sommità.
Situato nel porto di Vasto, i turisti previa autorizzazione possono visitare il faro e salire la scala a chiocciola di 307 gradini fino alla cima, dove i visitatori possono ammirare il panorama della zona. Ciò che distingue Punta Penna dagli altri fari è la casa a due piani nella parte inferiore della torre. Si tratta dei locali che erano adibiti ad abitazione del guardiano del faro e della sua famiglia. Oggi è sede di uffici amministrativi.