Il Lago Vivo di Barrea è adagiato in una conca carsica, ai piedi di uno tra gli anfiteatri più belli del territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise il Lago Vivo regala agli occhi di chi lo raggiunge panorami coinvolgenti, bellezze di interesse naturalistico e geologico e cela le tradizioni del mondo pastorale. L’itinerario è animato dalla presenza di massi erratici, circhi glaciali, affioramenti rocciosi modellati dalle glaciazioni nel corso del tempo. Il Lago Vivo prende vita soprattutto in Primavera, con lo scioglimento delle nevi, per poi svuotarsi quasi completamente attraverso una rete di fiumi sotterranei. Il suo nome deriva da questo particolare fenomeno legato alla geologia delle montagne del Parco e regala a questi luoghi un pizzico di magia.
Il Lago Vivo è uno dei luoghi simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo,
Lazio e Molise, si tratta di un luogo di rara bellezza: un bel laghetto
incastonato tra faggete sterminate ai piedi di alcune delle più selvagge
montagne dell’intero Appennino. Dal centro abitato di Barrea ci si
dirige verso Alfedena sulla SS.83 fino al Km. 67; all'altezza di un
tornante si parcheggia presso il cartello con le indicazioni del
sentiero K6 sulla destra, s'imbocca una carrareccia per circa 700 m fino
ad una deviazione sulla sinistra. Il primo quarto d’ora lo si percorre
su pista più o meno pianeggiante poi, al cartello all'ingresso della
Valle dell'Inferno, si prende a sinistra per salire nel bosco (segnavia
K4). Il sentiero attraversa il vallone dell’Inferno, snodandosi nel
bosco per un lungo tratto, circa due terzi del percorso complessivo, tra
rocce e foglie che fanno da soffice tappeto. Dopo una serie di
tornanti, superata l’edicola sacra con la Madonna del Buon Passo, si
raggiunge la morena oltre la quale appare finalmente Lago Vivo. Da Lago
Vivo si riprende il sentiero del Parco rimontando verso una marcata
insellatura immersa nella faggeta. Da qui ha inizio un tratto che ci
porta ad attraversare il favoloso bosco che si sviluppa sulle pendici
del Serrone. Aggirata una ultima costa inizia la discesa a valle che
avviene sempre nella faggeta, nel tragitto potrete ammirare una bella
vista sul vicino lago della Montagna Spaccata. Al limitare di una zona
aperta con pascolo di cavalli, il sentiero si trasforma in una pista
sterrata, malagevole e sassosa, e con questa ormai fuori dal bosco si
ridiscende alla strada Barrea-Alfedena. Si prosegue a sinistra per
arrivare in pochi minuti al tornante di partenza. Da Lago Vivo
riprendiamo il sentiero del Parco rimontando verso una marcata
insellatura immersa nella faggeta. Da qui ha inizio un tratto che porta
ad attraversare il favoloso bosco che si sviluppa sulle pendici del
Serrone.