La Scala Santa di Campli

Posizione: borghi

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Situata dietro Palazzo Farnese, accanto alla trecentesca Chiesa di San Paolo, la Scala Santa è così denominata perché nel 1772 Papa Clemente XIV le attribuì un privilegio: i 28 gradini in legno di ulivo, da salire pregando in ginocchio con il capo chino, donano ai fedeli l’assoluzione dei propri peccati e, in alcuni giorni dell’anno, l’Indulgenza Plenaria con lo stesso valore di quella che si può ottenere sulla Scala Santa di Roma. I fedeli devono, in ogni gradino, recitare una preghiera e così facendo ripercorrono la sofferenza di Gesù verso la croce. Ai lati della scala, accompagnano il percorso, sei dipinti, tre per lato, di forma trapezoidale, con rappresentati i momenti più drammatici della Passione di Cristo: la Cattura di Gesù nell’orto degli ulivi, la preghiera di Cristo e l’Angelo consolatore, l’Ecce Homo, la Flagellazione, la Crocifissione, l’ascesa al Calvario e l’incontro con la madre; sul soffitto ligneo sono affrescati angeli che portano i simboli del martirio. L’intero ciclo pittorico fu affidato al maestro teramano, Vincenzo Baldati, che ultimò i lavori nel 1781. Superato l’ultimo gradino ci si trova al cospetto del “Sancta Sanctorum”, l’altare del Salvatore, l’unico in grado di liberare dal peso dei peccati. Qui vi è conservata una croce reliquaria in legno, un’opera di scuola napoletana, con finiture d’argento e racchiuse due schegge della Vera Croce di Cristo. Dopo aver reso omaggio ai ritratti, a grandezza naturale, di Papa Clemente XIV e Sant’Elena, il fedele, purificato nella sua anima, scende, questa volta in piedi, i 19 gradini in pietra che conducono verso la luce. Le pareti sono ora affrescate da quattro medaglioni, dai colori vivaci, che rappresentano gli episodi della Resurrezione: l’Apparizione a Maria Maddalena, la Resurrezione, l’Apparizione a Pietro e l’incontro con i discepoli di Emmaus. Sopra la porta troviamo il simbolo della confraternita delle SS. Stimmate di San Francesco, custode della scala.

La Scala Santa di Campli è quasi un unicum nel suo genere essendo incentrata interamente sulla Passione di Cristo. È per questo motivo che il 14 gennaio 2002 il Pontefice Giovanni Paolo II concesse una nuova Bolla Papale, estendendo l’Indulgenza a tutti i venerdì di Quaresima, oltre a quelle già istituite nel 1700

Nel Santuario di Campli, a differenza di quello di Roma, è possibile ottenere l’indulgenza plenaria solo in alcuni giorni dell’anno, stabiliti dalla Chiesa, mentre quella parziale può essere ottenuta ogni giorno. L’indulgenza plenaria viene rilasciata:

il terzo fine settimana dopo Pasqua, dal sabato pomeriggio al lunedì sera;
il terzo fine settimana di settembre, dal sabato pomeriggio al lunedì sera;
il terzo fine settimana di ottobre, dal sabato pomeriggio al lunedì sera;
nel fine settimana della Pentecoste (circa cinquanta giorni dopo Pasqua), dai Vespri del sabato fino al martedì sera;
(dal 14 gennaio 2002) tutti i venerdì di quaresima.
 

Piazza Vittorio Emanuele, tel. 328.8732772 (Ufficio turistico) , orari 8-19 tutti i giorni.

 

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