L’Abruzzo è senza dubbio, in Italia, una delle regioni con più variabilità paesaggistica di straordinaria bellezza e ricchezza geologica. La continua alternanza di dorsali calcaree e valli fluviali con i suoi meravigliosi spettacoli geologici rende unico il nostro territorio, offrendo agli osservatori esperti e non, una completa fusione con la natura in tutti i suoi aspetti. In particolare, l’area Aventino - Medio Sangro rappresenta uno stupendo scenario paesaggistico, che riunisce undici Comuni della Provincia di Chieti, in una vera e propria cornice naturale, e che si presenta al visitatore scolpita da diversi tipi di rocce, dalle svariate forme e colori. Undici comuni in cui rocce, fossili, minerali, forme e luoghi magici esaltano la bellezza della natura.
Il paesaggio geologico è stato suddiviso in sette unità geologico-paesaggistiche omogenee, lette in chiave turistica, che ci permettono di capire in maniera semplice ed efficace l’evoluzione geologica del paesaggio dell’Aventino – Medio Sangro. Tutti i comuni dell’area Aventino – Medio Sangro hanno delle particolarità geologiche, che raccontano la storia evolutiva dell’Appennino abruzzese.
Strutture profonde hanno intrappolato idrocarburi a Casoli, fiumi antichi hanno costruito le rocce di Civitella Messer Raimondo, forme erosive, bellissime e rare, si distribuiscono dalla terrazza di Colledimacine, cristalli unici e rari riflettono la luce di Gessopalena, ferite geologiche a Lama dei Peligni e Lettopalena vengono studiate in tutto il mondo, Palena e Torricella Peligna con i loro tesori giganti nazionali lanciano la palla per nuovi studi scientifici, Roccascalegna e Pennadomo con le loro roccaforti difendono il territorio, ed infine Taranta Peligna, che gioca con le gocce che scavano la roccia.