La Drone Conference di Roma del 17/Ottobre/2024 ha confermato ancora una volta la sua posizione di leader come evento italiano dedicato al mondo dei droni. Tra le discussioni più interessanti di quest’edizione, un annuncio di fondamentale importanza è stato fatto dall’ingegnere Alberto Iovino di ENAV: la nascita del primo spazio U-space in Italia, uno dei primi in Europa. Ma cosa significa davvero questo per il futuro dei droni e della mobilità aerea avanzata?
Il concetto di U-space è stato introdotto come parte della regolamentazione europea per gestire il traffico aereo dei droni in modo sicuro e ordinato. A partire dal gennaio 2023, infatti, è entrato in vigore un regolamento che prevede una serie di servizi obbligatori per i droni che operano in spazi aerei riservati. Tra questi, la Network ID, la consapevolezza geografica (geo-awareness) e l’informazione sul traffico aereo sono essenziali per garantire la sicurezza delle operazioni.
L’ingegnere Iovino ha annunciato che la zona U-space in Italia sarà operativa aeronauticamente dal 28 Novembre/2024 in un’area di San Salvo, nella provincia di Chieti, in Abruzzo. Questa area consentirà, tra le prime operazioni, la sperimentazione delle consegne tramite droni da parte di Amazon. La zona, denominata “Romeo 700”, sarà riservata al volo di droni e vietata al traffico aereo civile, con alcune eccezioni per le operazioni di stato o emergenza.
La conferenza di Roma ha dato un importante spunto di riflessione sul futuro della mobilità aerea in Italia. Seppur il percorso sia ancora lungo, l’introduzione di U-space e la crescente sperimentazione di droni per consegne, trasporto merci e passeggeri sono segnali concreti che la mobilità aerea del futuro è ormai una realtà in divenire.
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